ARCHITECT:
delavegacanolasso
PHOTO:
Imagen Subliminal (Miguel de Guzmán + Rocío Romero), Pilar Cano-Lasso
ANNO:
2019
LUOGO:
Madrid, Spagna
LINKS:
Dalle prime grotte, ci sono voluti secoli per conquistare la privacy della casa. Cortili freschi, accessi tortuosi, ombre precise. L’uso corretto della luce e della vista, piccole aperture in pareti spesse. L’architettura di oggi ha dimenticato l’importanza della privacy e ha ceduto all’esibizionismo. Grandi finestre in pareti sottili che non guardano da nessuna parte, mostrando tutto. Cambiare mistero per l’evidente. “La madriguera (la tana)” finge di riportare la casa alla sua essenza, rivendicando l’importanza dell’introverso contro l’estroverso.
La casa come tana, nascondiglio, rifugio. Una riflessione che distorce ed espande il giardino, mentre confonde e protegge. Non riesco a indovinare l’interno, un po ‘più vicino, ora posso sbirciare attraverso il grande oculo d’argento che perfora il riflesso. Ma cosa c’è dentro? una donna si guarda allo specchio, in un giardino, immersa in uno stagno.
La vista opposta, dall’interno, è completamente ricoperta di vegetazione, uno stagno pieno d’acqua e fiori che inondano la vista attraverso l’occhio.
L’elemento riflettente ospita gli spazi più privati della casa, la camera da letto e il bagno, con aperture controllate su di esso, consentendo un’efficace illuminazione e ventilazione evitando la vista diretta dall’esterno. Introverso e accogliente, l’essenza della tana.
Il resto degli usi della casa, cucina-sala da pranzo, soggiorno e studio, sono concentrati nel volume contiguo, ex laboratorio di pittura. Come strategia, i mobili su misura sono posizionati nel perimetro, garantendo la massima area libera ed evitando lo spazio di circolazione.
Il suo tetto traslucido lo annega di luce zenitale per tutto il giorno.
Per la sua costruzione, è stata scelta una soluzione strutturale con un assemblaggio rapido, una sottostruttura in acciaio zincato avvolta con pannelli OSB (legno riciclato). La pelle è completata da sughero naturale e cotone riciclato come isolamento termico. L’interno è rivestito in legno di pino, avvolgendolo caldo e rendendolo più accogliente.
L’occhio, così come tutti i telai delle finestre sono realizzati interamente in acciaio zincato spazzolato, che riflette e offusca la luce in arrivo. Sul tetto, due lucernari di questo stesso materiale, sono aperti al cielo, bagnando lo spazio con la luce.
Testo fornito dall’architetto