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Luca Marianaccio, in questo lavoro eseguito per la Regione Puglia, ha realizzato degli scatti quasi metafisici in cui cerca di indagare cosa significa esistere in un determinato luogo e come l’individuo e il luogo si influenzano a vicenda.

Luca Marianaccio – Sharks never sleep
Luca puoi parlarci di questo progetto?
È un lavoro commissionato dalla sezione Turismo della Regione Puglia che insieme a Proàgo ha invitato cinque fotografi europei. Questi sarebbero stati ospiti di altrettanti fotografi pugliesi e insieme avrebbero dovuto indagare sui borghi marini pugliesi seguendo le tracce delle leggende marinare. Personalmente ho affiancato Piero Percoco e insieme abbiamo sviluppato un progetto sulla città di Bari. Abbiamo costituito un pretesto, una traccia iniziale per osservare e raccontare una porzione di territorio che è imprescindibile dalla presenza dell’essere umano, presenza che qualifica il paesaggio circostante. Questo ci è servito per un fare un ragionamento più ampio sul rapporto tra esistenza e luoghi in cui tale esistenza si sviluppa, andando oltre la semplice documentazione e creando una sovrapposizione di significati, mettendo l’accento sul rapporto che si instaura tra individuo e paesaggio, tra chi osserva e ciò che viene osservato.

Luca Marianaccio – Sharks never sleep
Sul tuo sito web spesso le foto di questo progetto non vengono presentate da sole, ma accanto ad altre in cui è possibile trovare dei rimandi…
Sì, lavoro spesso su questo tipo di assonanze. Mi piace molto avvicinare le immagini perché possono rafforzarsi e ampliare il loro significato. Questo approccio diventa un veicolo di lettura ed un modo per fare nuove scoperte. È piacevole vedere due immagini scattate in luoghi e tempi diversi che hanno alcune cose in comune.