ARCHITETTO:
Inca Hernandez
PHOTO:
Joao Morgado
ANNO:
2020
LUOGO:
Tacuba, Città del Messico, Messico
LINKS:
Città del Messico è un’ambientazione storica con un enorme patrimonio culturale e architettonico protetto nei suoi magici quartieri. Tacuba è uno di questi, situato a nord-ovest del centro, questo quartiere ha subito trasformazioni sociali e urbane che sono durate fino ad oggi e dove si possono trovare vestigia forgiate in momenti diversi.
Alla fine del XIX secolo e all’inizio del XX secolo, Tacuba divenne una delle aree più ricche della città con grandi case di campagna, che nel tempo e diversi cambiamenti politici furono abbandonati e molti furono fatti crollare. Tuttavia, tra queste vestigia è rimasta la casa di “Mar Mediterraneo 34”.
Costruito nel 1910 con un eclettico stile francese appartenente all’era del Porfiriato, detiene attualmente un valore storico dall’Istituto Nazionale di Belle Arti e dall’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia. Il progetto è iniziato con l’idea di dare una nuova vita a una casa progettata in due volumi, in cui il primo incorpora la facciata principale mentre il secondo ha una vista sul patio principale, sebbene entrambi fossero in avanzato deterioramento e il secondo volume fosse in rovina .
Sulla base di queste caratteristiche, vengono implementati il restauro e l’intervento degli elementi originali dell’epoca, dove gli spazi vengono rigenerati con una nuova materialità e i molteplici elementi artistici e artigianali vengono recuperati dalla facciata principale come la cava scolpita dai balconi e architravi, ringhiere di ferro, grandi finestre e tegole di vetro, con l’intenzione di riabilitare la nuova immagine urbana. L’interno è ricostruito come una reinterpretazione del passato attraverso una prospettiva contemporanea, in cui un volume si alza incorniciando il cielo nel patio principale esistente e ritrae la disposizione dei vecchi portali come una sequenza di luci e ombre, ecco come queste aperture si alzano in modo intermittente dal piano terra a doppia altezza e diventare un solido elemento di architettura introspettiva.
Il progetto intende fondere ciò che prevale e ciò che rinasce attraverso una connessione lineare tra due epoche, questa connessione si riflette anche all’ingresso da un battiscopa in pietra vulcanica che circonda l’intero piano terra e funge da base per sollevare ciò che è riemerso. La casa restaurata ha 3 livelli e 7 appartamenti che si adattano a diversi spazi flessibili (Loft, studio, appartamento familiare e attico), che interagiscono con viste sugli elementi storici nel patio principale e due cortili aggiuntivi di proporzione minore con un albero circondato da un insieme di reticoli che consentono l’ingresso della luce naturale mantenendo un’essenza autoctona.
L’obiettivo dell’intervento è generare un’eredità che incoraggi la trasformazione di Tacuba per valorizzare e salvare il suo valore di patrimonio, sfruttando gli spazi in modo sostenibile per dare vita al magico quartiere.
Testo fornito dall’ Architetto