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«Piante invasive» è un termine generico usato spesso per descrivere piante esotiche che colonizzano e danneggiano la biodiversità nativa degli ecosistemi da cui si sono stabilite. Sebbene sia difficile sapere quando e come sono stati introdotti in un territorio specifico, ora sono abbondanti nelle terre desolate, nei confini delle città, nelle culture umane, nella natura selvaggia o nei parchi nazionali. Sono testimoni e testimonianze della globalizzazione, impiantata accidentalmente durante le attività umane, nonché marcatore della trasformazione del territorio e del clima.
Nel Parco Nazionale della Camargue, dove si trova Atelier Luma, le IAS (specie aliene invasive) sono oggetto di particolare attenzione, costante estirpazione e sistematica distruzione.
Lo scopo di questo progetto è quello di, invece di distruggerle sistematicamente per la loro presunta pericolosità e natura non endemica, considerare quelle specie come un potenziale deposito di materia prima. Un giacimento casuale ma prezioso che può portare alla creazione di nuova materia di grande valore e sostenibile con cui lavorare sullo stesso territorio in cui sono state raccolte e con l’artigianato e l’industria locale per creare un’economia circolare. Le specie invasive crescono in molte aree diverse rendendo il raccolto difficile da definire e la quantità difficile da considerare. Utilizzando le immagini MSS e il telerilevamento, anche con un semplice drone, permette di monitorare la crescita e la diffusione delle diverse specie in base alle loro caratteristiche spettrali e dinamiche stagionali. Dopo una cartografia delle piante presenti sul territorio e lo studio di esso una fase di sperimentazione e ricerca ha rivelato le potenzialità tecniche ed estetiche di ogni specie e quindi di nuovi materiali.
«Gardon» è una collezione interamente composta da 2 materiali a base di specie invasive.
La panca 3KG è realizzata in pannelli di poligono giapponese con 3 strati di impiallacciatura di robinia assemblata con colla di lattice pre-vulcanizzata attorno alla struttura del poligono. Il poligono e la Robinia crescono il più delle volte sullo stesso terreno lungo i fiumi, due specie invasive che convivono.
Il piano del tavolo è realizzato in alveolare giapponese poligonale, le gambe sono in legno lamellare di robinia massello assemblato con colla di lattice prevulcanizzata.
La collezione prende il nome dal fiume dove le piante vengono osservate e raccolte nel sud della Francia: il Gardon
Questo progetto è sviluppato nell’ambito di Atelier Luma / Luma Arles
Testo fornito da Deisigner