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Andrea Lupi, art director di Antonio Lupi, ci racconta di com’è nato il materiale Cristalmood da loro brevettato. Inoltre ci parla della nuova serie di rubinetterie Mayday che ripensano in modo nuovo alcune azioni che ormai tutti davamo per scontate.

Masa di Calvi Brambilla per Antonio Lupi
Tutti gli oggetti che facevamo, anche se frutto delle più svariate ricerche e sperimentazioni erano sempre bianchi.
Cristalmood è stata la soluzione per portare colore all’interno di Antonio Lupi. Cristalmood è una resina con la trasparenza del vetro e la durezza del marmo. Possiamo realizzare varie tipologie di oggetti che vanno dalle vasche ai lavabo.

X-Tray di Paolo Ulian per Antonio Lupi

Mayday di Gi-ra studio per Antonio Lupi
Cristalmood è un materiale che avete inventato voi?
Sì, è una miscela di resine. Non è la prima volta che sviluppiamo un nuovo materiale oppure un nuovo modo di costruire un oggetto.
Ad esempio, da poco abbiamo sviluppato deviatori e rubinetti Mayday che come idea nascono dal pulsante di emergenza dei macchinari industriali.
In questo progetto ci siamo domandati se c’era la possibilità di aprire un rubinetto in modo diverso rispetto al modo consueto di girare o sollevare una manopola.
Non cercavamo un forma specifica, ma volevamo spingerci oltre migliorando un’abitudine data per scontata.
In Mayday “tirando” (e non girando o sollevando) il pomello decidiamo l’intensità dell’acqua, girandolo la misceliamo e spingendolo la chiudiamo.
Antonio Lupi in questo progetto, come in altri, è partito, ancor prima della forma, nella ricerca di nuovi materiali e diversi modi di utilizzo.