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Due piccole costruzioni rurali sono state unite in modo invisibile per fare una abitazione. L’involucro esterno praticamente lasciato intatto si contrappone agli interni contemporanei.

House ME – Ruinelli Associati – Photo: Marcello Mariana
Ci può raccontare il progetto di Casa ME? – (Isola 2013 – 2018)
Casa ME si trova in un piccolo villaggio a 1800 metri d’altezza. All’origine la costruzione era un maggese con nessun particolare pregio architettonico. In questa zona le regole urbanistiche impongono che non si possa costruire niente di nuovo, ma solo trasformare ciò che c’è.
Lo stato preesistente non era in buone condizioni ed abbiamo dovuto fare diversi interventi strutturali. L’impianto ė diviso in due volumi distinti, il primo ė una stalla con travature in legno, il secondo una piccolissima cascina dove si faceva il formaggio.
Uno degli scopi del progetto era creare una connessione tra questi due volumi, ma non potendo costruire nulla di nuovo, abbiamo deciso di realizzare un collegamento sotterraneo.
La stalla al piano terra ha le superfici delle pareti intonacate invece al piano superiore sono state rivestite all’interno con doghe in massello di larice. All’esterno le pareti del piano superiore sono caratterizzate da delle travi tonde leggermente distanziate tra loro, perché in origine qui si trovava il fienile e quindi il luogo doveva essere ben areato ed asciutto.
Il tetto ė in piode, si tratta di una tecnica antica, dal granito si ricavano lastre che vengono spaccate manualmente ed installate a secco sulla copertura. Il tutto ė sostenuto da un orditura di legno.

House ME – Ruinelli Associati – Photo: Marcello Mariana
Nella cascina, sia al piano terra che nell’interrato, le pareti sono in calcestruzzo a vista, armato e vibrato. Il cassero ė stato realizzato con tavole grezze di 13cm per imprimere e rendere visibile la venatura del legno sul cemento bianco. Il pavimento di Casa ME ė spatolato a mano con malta di calce mescolata a polvere di marmo. Una volta realizzato è stato trattato con sapone di marsiglia e olio di oliva per creare una naturale protezione. All’esterno il muro è in intonaco di calce fatto a mano. Nella parte stondata si vedono sul prospetto dei piccoli buchi, che corrispondono al camino interno. Mi piaceva creare una situazione dove di sera, quando il camino fosse acceso, i passanti potessero vedere la luce prodotta dal fuoco.
