

Il ponte sul torrente Dřetovice a Vrapice, vicino alla città di Kladno, si trova su un sentiero pedonale che porta dal villaggio al cimitero. Si trova in un contesto naturale straordinario che, in un certo senso, compensa lo spazio pubblico urbanizzato del villaggio. Il paesaggio intorno a Vrapice è anche geologicamente molto interessante con reperti come i denti di squalo fossilizzati. Il prato attorno al ponte era spesso allagato e il suo circostante circostante è caratterizzato da interventi umani sistematici e relativa natura selvaggia definita da continui cambiamenti dovuti alle alluvioni.
Il concetto di ponte ha un significato superiore; è un portale magico tra il mondo dei vivi e dei morti, o un oggetto numeroso dell’Odissea nello spazio. Il design architettonico unico esplora i limiti di leggerezza e sottigliezza di un ponte pedonale, artisticamente basato sull’affascinante materiale nero ed estremamente tecnologicamente avanzato.
Il ponte è realizzato in calcestruzzo ad alta prestazione (UHPC) resistente al gelo, grado C110 / 130, rinforzato con fibre. La soluzione strutturale della campata di 10 me campata di 0,4 m si trova adeguatamente nella geometria a doppia curva del ponte, stabilizzando la costruzione in entrambe le direzioni principali e consentendo un facile rinforzo del ponte. Con 1,5 m di larghezza nella sezione trasversale e 1,4 m3 di materiale utilizzato per costruirlo, il ponte pesa ca. 3,5 tonnellate.
Durante la verifica del progetto strutturale e della tecnologia di colata in calcestruzzo, è stato costruito un prototipo e sottoposto a prove di carico. Il pigmento è stato aggiunto alla miscela di cemento, la patina superficiale è stata incisa e i dettagli chiave sono stati levigati a mano.
Di fronte al ponte c’è “The Guardian”, una scultura dell’atelier del prof. Jan Hendrych. Tra le altre cose, lo scultore Hendrych è uno dei massimi esperti di sculture barocche collocate nel contesto di ponti e paesaggi e nella loro modellistica plastica. La scultura si basa sugli archetipi barocchi originali (ad es. Giovanni di Nepomuk) e collocata nell’allestimento paesaggistico completando l’intera composizione spaziale del ponte.
Uno dei principali temi compositivi è anche il concetto di ponte come plinto o contesto spaziale per la scultura, realizzato con un materiale analogo a quello del ponte.