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I fondatori di Studio wok ci parlano di questo appartamento a Milano caratterizzato da spazi e volumi architettonici messi in continua relazione tra loro e capaci di generare interessanti punti di vista per l’osservatore.

Studio wok – Appartamento in Porta Venezia – 2019 – Photo: Federico Villa studio
Cosa potete raccontarci di questo progetto?
Fin dall’inizio avevamo capito che dovevamo confrontarci con l’altezza dell’immobile che sembrava essere in alcune parti sproporzionata rispetto alle altre dimensioni. Infatti l’appartamento era diviso in tante piccole stanze e tutto appariva sproporzionato. Una delle prime cose che abbiamo fatto è invertire la zona giorno con la zona notte e girare la porta d’ingresso di 90°. La zona notte è suddivisa in due isole indipendenti, ciascuna con proprio bagno e cabina armadio. Alla zona giorno si accede tramite uno stretto corridoio voltato ed è costituita da un doppio volume dove cucina e zona living sono separate tramite una scala ed un volume sospeso collocato al centro. Il corridoio, che fin dall’inizio ha emanato la sua forza attraverso la verticalità esasperata, è diventato per noi un soggetto da valorizzare ed a seconda dei punti di vista si relaziona con il volume del soppalco creando una composizione geometrica generata da verticali e orizzontali.

Studio wok – Appartamento in Porta Venezia – 2019 – Photo: Federico Villa studio
Guardando alcuni scorci, si capisce bene il vostro concetto di composizione bidimensionale. Sto pensando ad esempio all’accesso ad una zona notte dove si vede la porta ed il fianco della scala con due diverse tonalità di verde…
Sì, per realizzare alcuni scorci abbiamo abbiamo fatto delle vere e proprie composizioni grafiche bidimensionali dove campiture di colore diverse vengono messe in relazione.

Studio wok – Appartamento in Porta Venezia – 2019 – Photo: Federico Villa studio
Il disegno diventa strumento di progettazione?
Sì, è fondamentale. Come dicevamo nell’intervista noi abbiamo un approccio al lavoro artigianale e per fare questo abbiamo un rapporto diretto con la materia e ci piace molto disegnare a mano. Gli edifici ancora prima che in pianta li disegniamo per scorci o prospettive e realizzando modelli.
