THE TREE

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8 ½ di Orizzontale

8 ½ di Orizzontale

8 ½ di Orizzontale

PHOTO:

Orizzontale, Musacchio Ianniello – courtesy Fondazione MAXXI, Francesco Russomanno, Daniele Lanci, Alessandro Imbriaco, Invidio

ANNO:

2014

LUOGO:

Museo MAXXI, Roma, Italia

8 ½ è una delle più celebri “macchine urbane” realizzate da  Orizzontale. Definire cosa sia non è facile infatti può essere considerata allo stesso tempo una scenografia, un’installazione oppure una piazza coperta. Diventa facile invece definire a cosa serve, infatti 8 ½ è uno strumento di aggregazione urbana finalizzato a incentivare il piacere e l’utilità di utilizzare gli spazi condivisi e comuni.
ORIZZONTALE – 8 ½, Yap MAXXI 2014 – Museo MAXXI, Roma, Italia 2014 PH: Alessandro Imbriaco

Potete parlarmi del progetto 8 1⁄2

8 1⁄2 ha segnato un momento significativo nella nostra crescita professionale. Non soltanto per la risonanza internazionale del concorso Young Architects Program, ma anche per il salto di scala del progetto in relazione ai nostri lavori precedenti.

ORIZZONTALE – 8 ½, Yap MAXXI 2014 – Museo MAXXI, Roma, Italia 2014 PH: Alessandro Imbriaco

8 1⁄2 è una grande infrastruttura relazionale, una macchina scenica che abita la piazza esterna del Maxxi e ne propone una nuova lettura. E’ una parete alta 8 metri e mezzo che divide lo spazio e funziona come un palco bifronte: da un lato schermo rivestito da 312 fusti di birra artigianale trasformati in luci a controllo dinamico, dall’altro arena raccolta coperta da un velario di teli ombreggianti. La sera è una scenografia per eventi di ogni tipo, di giorno accoglie la vita quotidiana e gli incontri informali dei visitatori del museo. Ai margini dell’arena, fontane temporizzate rinfrescano le calde giornate estive e contribuiscono alla creazione di piccole ritualità nell’uso dello spazio.

ORIZZONTALE – 8 ½, Yap MAXXI 2014 – Museo MAXXI, Roma, Italia 2014 PH: Alessandro Imbriaco

8 e 1⁄2 è un progetto che , ancora oggi, rappresenta in maniera compiuta il nostro modo di intendere lo spazio pubblico. È una riflessione sulla doppia natura di questi luoghi, in quanto spazio della privacy e delle relazioni elettive ma anche intrinsecamente territori dell’evento e dello spettacolo. È una grande scenografia abitabile, modulare e smontabile, costruita attraverso un laboratorio. Insiste, infine, sui temi dell’upcycling, dell’effimero e sulla creazione di programmi e riti all’interno degli spazi collettivi.

THE TREE MAG – The Fruits of Ideas